Che cos’è il file sharing?
Oggigiorno il termine “condivisione” (catalizzatore di molti dei più accesi e contrastanti dibattiti nei secoli precedenti, ndr) è divenuto un vero e proprio cardine del linguaggio informatico, al pari della programmazione, della distinzione tra hardware e software, dei sistemi operativi o degli account.
Senza dar nulla per assodato, definiamo la condivisione di documenti – file sharing, ça va sans dire – come l’azione per cui due o più utenti condividano reciprocamente dei file su una rete internet (ma vi possono essere trasferimenti anche su una rete locale).
In molti casi, tale interscambio impone l’utilizzo di un software specifico, a seconda della tecnologia che dispongono le rispettive piattaforme di condivisione di file.
Dal canto nostro, è proprio su quest’ultime che vogliamo porre l’accento.
Pertanto, nelle righe che seguono, sarà nostro obiettivo fornire al lettore una guida sulle più valide piattaforme disponibili: sia in termini di funzionalità, sia in termini di sicurezza e facilità d’uso.
FilePid
Una delle più interessanti piattaforme per la condivisione e la gestione dei file è indiscutibilmente FilePid. La sua interfaccia intuitiva consente di semplificare notevolmente tutte le operazioni di sharing; mentre le elevate velocità di download e upload – assieme alla possibilità di caricare più file contemporaneamente – assicurano trasferimenti rapidi e una migliore organizzazione dei documenti.
Il tutto naturalmente tenendo in debito conto il fattore sicurezza, il quale è garantito da una crittografia avanzata per la protezione dei dati.
Una delle più interessanti piattaforme per la condivisione e la gestione dei file è indiscutibilmente FilePid. La sua interfaccia intuitiva consente di semplificare notevolmente tutte le operazioni di sharing; mentre le elevate velocità di download e upload – assieme alla possibilità di caricare più file contemporaneamente – assicurano trasferimenti rapidi e una migliore organizzazione dei documenti.
Il tutto naturalmente tenendo in debito conto il fattore sicurezza, il quale è garantito da una crittografia avanzata per la protezione dei dati.
Ovviamente, per poter usufruire di tutti i servizi che FilePid dispone, è necessario registrarsi nel sito, nonché scegliere il pacchetto che meglio rispecchi le esigenze che si tengono.
È comunque possibile passare da un piano all’altro in qualsiasi momento.
Una caratteristica non così scontata è poi la disponibilità di un pacchetto gratuito con incluse le funzionalità essenziali circa l’archiviazione e la condivisione dei file personali.
Dropbox
Altro servizio che merita un approfondimento è Dropbox. Per usare le parole degli stessi sviluppatori, trattasi di “una suite completa di strumenti pensati per aiutare a creare, condividere, gestire e tenere traccia dei contenuti in modo efficiente”.
Attraverso Dropbox, è possibile:
- condividere tutti i file del caso in modo sicuro ed in tempo reale;
- riunire in un unico posto documenti eterogenei tra di loro (come file standard, contenuti cloud, accessi diretti al Web, ecc);
- utilizzare funzionalità di sicurezza quali il recupero dei file, la protezione mediante password o l’applicazione della filigrana.
In aggiunta, per mantenere tutti i file al sicuro, si può contare su di un’efficace archiviazione cloud online, oltre a tutta una serie di strumenti finalizzati ad incrementare la produttività.
Dropbox può essere utilizzato sia in ambito lavorativo, sia in ambito privato.
A ciascuno di questi casi corrispondono differenti piani d’acquisto, i quali si differenziano in termini di funzionalità: ad esempio, per il numero di utenti o per lo spazio di archiviazione, ma anche per le dimensioni dei file inviabili, così come per il numero di giorni per ripristinare i file eliminati.
Arrivati a questo punto, per completare il quadro, riteniamo opportuno affrontare un tema piuttosto delicato: la questione legalità.
Nella maggior parte dei casi, il file sharing può certamente considerarsi legale.
Tuttavia, oltre alle piattaforme in cui avviene la condivisione, un ruolo cruciale lo giocano i contenuti condivisi e/o scaricati.
Detto altrimenti, il muro della legalità viene abbattuto qualora la condivisione di file implichi una contemporanea violazione dei diritti d’autore, con tutte le conseguenze giuridiche che possono scaturirsi. Il consiglio spassionato, a questo riguardo, è dunque quello di evitare la condivisione di lavori appartenenti a terze persone.